Vaccino Covid 19: tutto quello che c’è da sapere

La popolazione mondiale ha atteso fin dall'inizio della pandemia da Coronavirus il vaccino. Finalmente è arrivato ed è stato somministrato a una buona fetta di persone: ecco perciò alcune informazioni utili su questo preparato che potrà diventare l'unica arma per sconfiggere il "nemico invisibile" che ha cambiato la vita di tutti.

Cos'è il vaccino per il Covid-19?

Occorre innanzitutto partire da quella che è la definizione di vaccino contro il Coronavirus: si tratta di preparati farmacologici che possono essere somministrati parenterale. Questi garantiscono un'immunizzazione nei confronti del virus, riducendo notevolmente la possibilità di ammalarsi o comunque sviluppare la malattia in forma grave. L'obiettivo principale della scienza è stato, fin da subito, quello di portare a una diminuzione del numero di ospedalizzazioni, vista la pesante situazione che si è registrata tra inizio del 2020 e la primavera del 2021. Il vaccino contro la malattia da Covid-19 riesce dunque a far sviluppare una risposta al sistema immunitario che sarà così pronto ad affrontare l'eventuale "ospite" virale qualora vi si entri in contatto.

Le tipologie di vaccino disponibili oggi

Al momento si parla di diverse tipologie di vaccino somministrabili e che hanno comunque una buona risposta da parte del sistema immunitario.

– I vaccini a mRNA: questi contengono una parte di RNA messaggero del virus SARS-CoV-2 che conserva le istruzioni per produrre una proteina Spike, quella capace di indurre la risposta immunitaria. Ovviamente la componente virale è innocua e non causa malattia, ma sviluppa l'immunità necessaria per rispondere nel caso se ne venga in contatto.

 I vaccini a vettore virale: questo tipo di vaccino sfrutta un virus, nella maggior parte dei casi un adenovirus, reso inoffensivo. Questo permette di introdurre nelle cellule della persona vaccinata la sequenza per produrre la proteina Spike virale che svilupperà la risposta immunitaria. Si può perciò affermare che si parla di un virus che fa da tramite per far sì che l'organismo del vaccinato mantenga una memoria della risposta immunitaria.

 I vaccini inattivati: questi contengono una versione morta di SARS-CoV-2. In ogni caso, questa è in grado di stimolare il sistema immunitario e portare alla produzione di un adeguato numero di anticorpi.

– I vaccini attenuati: si tratta di una tipologia di vaccino che contiene una forma indebolita di SARS-CoV-2. Dopo la somministrazione, viene attivato il sistema immunitario affinché produca gli anticorpi che servono per avere l'immunizzazione. Ovviamente, non vi sono rischi di andare incontro alla malattia dopo l'inoculazione di questa componente.

Efficacia del vaccino e reazioni avverse

Gli studi svolti sul vaccino contro il Covid-19 sono ancora in corso. Da quanto emerso ormai da tempo, la vaccinazione permette di evitare al 95% delle persone di sviluppare la malattia sintomatica o comunque in forma grave. Vale la pena sottolineare che la protezione è efficace dopo una settimana dalla seconda dose oppure un paio di settimane dopo l'unica dose, nel caso del vaccino monodose Johnson&Johnson. La durata della protezione non è ancora ben chiara, anche se sulla base di alcuni studi svolti, si parla di non meno di 9-12 mesi.

Sono possibili anche delle reazioni avverse subito dopo la vaccinazione che tendono a scomparire nell'arco di pochi giorni. Le principali sono:

– dolore nella zona dove è avvenuta l'iniezione;
– stanchezza;
– mal di testa e nausea;
– dolore ai muscoli e articolari;
– brividi e febbre.

Controindicazioni del vaccino Covid-19

Vi sono alcune persone che, al momento, sono esentate dalla vaccinazione contro il Coronavirus. Ad esempio, le persone che soffrono di allergie in forma grave, devono consultarsi prima con il proprio medico. Anche questo va somministrato sotto stretta supervisione medica. Attenzione va prestata anche ai soggetti maggiormente a rischio di ammalarsi, come immunodepressi, diabetici, malati oncologici e pazienti affetti da malattie cardiovascolari: in queste situazioni è bene fare la vaccinazione e farsi monitorare costantemente dal proprio medico per valutare eventuali reazioni. Non sembrano esserci problemi, in base a quanto afferma la scienza, per donne in gravidanza.

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